Il
seofita non si alzò
informatizzato quella mattina.
Informatico sì, perché si era diplomato in informatica quattro anni prima. Veramente il
seofita si alzava sempre meno
informatizzato negli ultimi mesi, forse perché si sentiva un
neofita in tutto quel che faceva, o perché si chiamava Teo, o perché il padre era un teologo e anche un po' filosofo. In realtà il
seofita si sentiva anche poco
seo quel giorno... e non sapeva spiegarsene il motivo.
Bevve un caffè alla svelta ed uscì in strada.
La città era ancora addormentata a quell'ora, era da poco passata l'alba e in giro c'era soltanto uno spazzino. Un
seo, a quanto pareva, e
neofita per giunta, mentre cercava di posizionare un secchione dei rifiuti in modo che l'utenza lo trovasse più facilmente.
Il
seofita si avvicinò all'uomo dicendo: "
Ha bisogno di un seo? Di un esperto in posizionamento?" Ma l'uomo non lo guardò neppure e continuò con quelle sue tecniche sbagliate di
posizionamento.
Un neofita, un neofita come tutti! Ma chi non era un neofita in quel mondo? E chi non
seofita, se non lui che arrancava fra
serp discutibili e
mod_rewrite non contemplati?
In un'ora scarsa giunse alla grande porta della
U.S.B. , la
United Searching Bioengine, l'unica agenzia di posizionamento cibernetica del pianeta. Il seofita non condivideva la filosofia della U.S.B., che praticamente impiantava un motore di ricerca all'interno del cervello umano. Una tecnica chiamata
brain engineering, che aveva portato a risultati impensabili.
Ma anche alla morte di un centinaio di seo...
La segretaria lo accolse col solito sorriso di circostanza. Era una seo anche lei, ed anche ben posizionata, a quanto poteva vedere il seofita, con quella sua quarta di seno che trasbordava dalla magliettina scollata. "
Sta covando la serp in seno?" Alla ragazza non piacque la battuta e, accigliata, spinse un pulsante che aprì la porta del grande ufficio del
Direttore Generale della U.S.B.
Il seofita si fece coraggio ed entrò.
Il Direttore lo guardò dall'alto in basso, come solo un
sem può guardare un
seo. Poi gli fece segno di accomodarsi e il seofita si posizionò come meglio poté sulla poltrona scomoda.
Sorrideva, il Direttore, perché sapeva di avere di fronte un seo disperato.
"
Ha dunque preso una decisione, sig. Seobaldi?"
No, che non l'aveva presa, Teo Seobaldi, quella maledetta decisione! Ma come poteva dirglielo, il Direttore era lì che lo guardava col sorriso ebete sulle labbra perennemente screpolate, con quei capelli pieni di forfora e il viso butterato e massacrato da un'acne giovanile devastante.
Non l'aveva presa per un motivo ben preciso. Era un seo senza lavoro, certo. Un seo con un'etica, però.
Ma era anche qualcos'altro.
Era un
seo-biotico.
La
seo-biosi era una mutazione apparsa sulla Terra circa venti anni prima, ma fino all'anno precedente non se ne era parlato. Sul pianeta c'erano ben pochi
seo-biotici, se ne contavano circa una trentina, stando alle stime ufficiali. E Teo Seobaldi era uno di quelli.
Ma il Direttore Generale della
U.S.B., la porta aperta al successo come seo, ignorava questo piccolo particolare.
La mutazione permetteva al mutante di collegarsi, tramite le onde cerebrali, alla rete, di effettuare ricerche su mille motori di ricerca contemporaneamente e, cosa strabiliante, di influenzare gli
spider.
Ed era facile immaginare come potesse far gola ad un'agenzia di posizionamento questa potenzialità.
Teo Seobaldi avrebbe voluto sottoporsi alla pratica del
brain engineering, non per sfruttarlo quanto per studiarne le reali capacità per contrastarlo. Ma, se avesse accettato l'offerta della U.S.B., tutti avrebbero saputo della sua mutazione, che era riuscito a tenere segreta fino a quel momento. E sarebbe divenuto inevitabilmente una cavia da laboratorio. Da
laboratorio seo, certo, ma sempre una cavia.
Qualche minuto dopo si ritrovò in strada, verso casa. "
Lo avevo immaginato, sig. Seobaldi" gli aveva risposto il Direttore Generale. "
Lei non diventerà mai un seo di successo."
"
Sarò un seo vivo, però" avrebbe voluto rispondergli, ma preferì salutare e congedarsi.
Più avanti vide un gruppetto di turisti indaffarati a leggere una guida multimediale tascabile della città. Erano visibilmente in difficoltà, con tutta la rete di strade, vicoli, piazze che si intersecavano, con tutti quei nomi così differenti dalla loro lingua. Offrì il suo aiuto. "
Avete bisogno di un searcher? domandò timidamente. Ma quelli lo guardarono e si allontanarono. Non doveva essere una figura tanto raccomandabile, col viso mal rasato, i capelli spettinati e gli occhiali fuori posto.
"
Mai uscire di casa senza un motore di ricerca!" gridò loro, ma nessuno lo sentì, erano già lontani, inghiottiti dal traffico ridestatosi dal torpore notturno.
Mai uscire di casa senza un motore di ricerca. Lui non lo faceva mai, perché il motore di ricerca era nel suo cervello dalla nascita, era il suo cervello a volte, la sua anima anche.
Lui era un
seo-biotico e nessuno lo sapeva.